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ATTENZIONE: Questa pagina è riservata a tutti quei dj che vivono la musica come una vera passione, ma che sono stanchi di essere sfruttati e sottopagati da locali senza scrupoli e cercano una soluzione che li faccia stare in pace con se stessi e con le proprie famiglie.

Riscopri con noi la passione di fare il Dj in un settore completamente nuovo per te.

Manda la tua candidatura per partecipare ad una serata rivolta esclusivamente ai Dj che amano questo lavoro e desiderano a tutti i costi essere apprezzati e rispettati dai clienti.

Durante la serata GRATUITA avrai modo di conoscere tutto il team di Dj Per Eventi. Inoltre scoprirai:

  • Come ricevere complimenti sinceri da parte di tutti in merito alla tua capacità di farli divertire e la tua cultura musicale,
  • Come smettere di essere paragonato ad uno dei tanti ragazzini con un controller economico in mano e pochissima esperienza alle spalle,
  • Come evitare di sottostare alle regole - antiquate - di persone che vogliono pagarti come e quanto vogliono loro,
  • Come eliminare per sempre situazioni imbarazzanti dove i gestori e i PR pretendono che sia tu a riempirgli di gente il locale,
  • Come guadagnare molto di più (almeno il triplo, perché questo è il tuo valore!), senza nemmeno essere tu a trattare il prezzo e scendere a compromessi costanti con proprietari di locali o PR,
  • Come distinguerti rispetto ai numerosi altri Dj tutti uguali e smettere di lottare per riuscire ad accaparrarti una serata in uno dei pochissimi locali rimasti che funzionano,
  • Il segreto numero 1 per trasformare i clienti maleducati in docili agnellini, che d'ora in poi avranno rispetto per te e ti vedranno come il vero protagonista della serata,
  • Come evitare di arrivare a fine serata e sentirti dire "C'è stata poca gente e non posso pagarti..."
  • ...e molto, molto altro!

"Dopo 20 anni in giro per i locali, mai avrei pensato di lavorare nei matrimoni. Credevo fosse l'ultima spiaggia per qualsiasi Dj.

Invece mi sbagliavo e oggi voglio spiegarti il perché!"

Omar Bolzan presenta l'Accademia per dj e animatori di Dj Per Eventi

Prossima serata:

LUNEDI' 30 LUGLIO 2018 - Ore 20.30

presso FEN&KEE - Conegliano (TV)

17
Giorni
07
Ore
59
Minuti
03
Secondi

Ecco le regole per essere ammesso alla serata

  • Per poter partecipare alla serata gratuita devi mandare la tua candidatura, rispondendo al breve questionario che ho preparato per te.
  • La serata è gratuita ma non accessibile a tutti.
    Infatti ho bisogno di capire se come Dj rispetti determinati standard.
  • Una volta compilato il questionario, analizzerò le tue risposte e ti farò sapere via email se sei stato ammesso o meno, insieme a tutte le informazioni logistiche (orari precisi, location, ecc...).
  • Le risposte al questionario vanno mandate ENTRO E NON OLTRE 2 giorni prima dell'appuntamento, pena la mancata ammissione alla serata.

Ora, come promesso, ti racconto qualcosa in più su di me...

Susegana (TV), giovedì 12 luglio 2018


Ti avevo promesso di raccontarti la mia storia e di come ho ricominciato a vivere di sola musica.


La mia passione più grande.


Quindi eccomi qua! Mi chiamo Omar Bolzan, sono un dj professionista e in queste poche righe ti voglio spiegare come sono riuscito a fare della mia passione per la musica un lavoro stabile e redditizio.


Nel 2012 ho fondato “Dj per eventi” e insieme ai ragazzi del mio staff facciamo divertire la gente in tutto il triveneto. Ho cominciato proprio come te, dalla sola passione per la musica.

Passo dopo passo e attraversando periodi di estrema difficoltà sono riuscito a diventare un professionista rispettato e riconosciuto nel settore.


Sono nato a Pordenone nel 1976 e cresciuto a… pane & musica!


Ero piccolo e ancora non sapevo di voler fare il DJ.


Voler diventare un Dj è stata una scelta del tutto naturale da quando, a tredici anni, gli amici della scuola mi hanno cominciato a chiedere se potevo occuparmi della musica  per le nostre festicciole nelle sale dell’oratorio o a casa di qualche amico.


Sono sicuro che è capitato anche a te da ragazzino. Mi divertivo tantissimo.


Vedere la gente che ballava e che si esaltava per le canzoni che sceglievo mi faceva passare ogni serata con il sorriso stampato in faccia. Pian piano, serata dopo serata, festa dopo festa, ho deciso di investire i primi soldi guadagnati nel periodo estivo nella fabbrica dello zio, nei “fatidici” Technics 1200, il NON PLUS ULTRA dell’epoca per i dj professionisti.


Probabilmente ti stai rivedendo nella mia storia, ma lascia che ti dica che era un mondo profondamente diverso da adesso!


Essere i DJ non era una cosa per tutti.


Oltre ad una cultura musicale a 360 gradi dovevi anche procurarti i dischi degli ultimi album e singoli usciti e questo non era una cosa facile.


Ricordo ancora che si andava ogni settimana in uno dei negozi di dischi specializzati per i dj (i miei punti di riferimento erano Punto Musica a Pordenone, Mi Amigo a Castelfranco e Dj Studio's a Mestre) e passavo ore ed ore ad ascoltare vinili su vinili, cercando sempre di essere aggiornato. All’epoca non esisteva internet e se volevi fare il dj, quello era l’unico modo per scoprire musica nuova. 

 

Infatti, prima di lavorare come DJ nei locali ho svolto un’infinità di lavori, dalla fabbrica al volantinaggio dei biglietti pubblicitari in discoteca, per permettermi di comprare i dischi che uscivano e restare aggiornato sulle nuove tendenze.


Ricordo perfettamente che durante il periodo scolastico non mangiavo nemmeno il pranzo e usavo i soldi che mi davano i miei genitori per comprare nuovi vinili.


Non era una vita facile, ma la passione era tanta e se questo era il prezzo per seguire il mio sogno ero pronto a pagarlo!


Questa difficoltà nel “diventare” DJ era riconosciuta anche dai locali che ti pagavano bene, perché i gestori riconoscevano il tuo valore e la tua professionalità.


Dopo i primi anni di gavetta, cominciai ad essere conosciuto nei locali della mia zona e non solo, e pian piano anche il mio compenso era diventato abbastanza sostanzioso da permettermi di vivere decentemente e abbandonare tutti i lavori che facevo.


Non ti nascondo che me la passavo piuttosto bene! 


Ero felice di fare quella vita, ogni sera in un posto diverso, investendo tutto il tempo che avevo con la missione di far divertire la gente.


Hai notato che ci sono delle differenze rispetto ad oggi?


Purtroppo le cose non stanno più così...


Il punto di svolta (o di non ritorno) è stato l’avvento del digitale.


Un cambiamento radicale che ha colpito il settore, devastando il rapporto professionale tra i DJ e i gestori dei locali.


Mi spiego meglio.


All’inizio questa nuova tecnologia mi aveva esaltato.


Prima dovevi spendere un patrimonio in CD e vinili, con il digitale invece le canzoni potevano essere scaricate gratuitamente (ma illegalmente). Migliaia di pezzi potevano stare dentro una semplice chiavetta USB. Avrei potuto risparmiare un sacco di soldi.


Purtroppo non avevo considerato che non sarei stato l’unico a pensarla così.


Favoriti dal basso costo delle canzoni, nuovi aspiranti DJ spuntavano letteralmente come funghi. Disposti ad offrirsi ad un prezzo estremamente più basso del mio pur di ottenere una serata.


Se, come me, volevi vivere facendo il DJ per locali... questa era una condanna a morte.


Chiunque poteva permettersi un portatile, un controller e mettere della musica...


Man mano che passavano i mesi, sempre più DJ improvvisati hanno invaso il settore.


Chiedendo sempre prezzi più bassi e, quindi abbassando il valore del mio lavoro.


Se prima mi dividevo i locali della zona insieme ad altri quattro o cinque DJ ora ero costretto a lottare con le unghie e con i denti per un compenso che era un decimo di quello di quello che mi davano prima.


L’aumento del numero di Dj concorrenti non è stato l’unico fattore che mi ha spinto a cambiare vita per sempre.


I gestori dei locali non riconoscevano più il valore del mio lavoro. Erano loro a decidere chi doveva vincere in questa gara suicida al prezzo più basso.


VINCEVA SEMPRE CHI COSTAVA MENO, E NON CHI ERA PIÙ BRAVO!


Non solo il numero dei  DJ è aumentato, ma anche il potere dei gestori dei locali è cresciuto. Tanto che hanno cominciato a snobbare l’importanza del ruolo del DJ, costringendomi a scendere a patti sempre più svantaggiosi con il passare del tempo.


Il ruolo del DJ aveva perso tutto il suo valore.


Ma attenzione... Non è tutta colpa dei gestori ovviamente.


È una ragionamento comprensibile che facciamo ogni giorno anche noi: più una cosa costa poco, più il valore di questa cosa è basso. Quante volte ti capita di fare questo ragionamento? Al supermercato o quando devi comprare un nuovo elettrodomestico... È esattamente lo stesso che fanno i gestori dei locali.


Questo sistema ha cambiato profondamente anche il rapporto di lavoro tra me e il gestore.


Prima il rapporto era rispettoso e ognuno faceva la propria parte. Il locale vendeva drink alle persone mentre si divertivano e ballavano sulla mia musica. Ora invece non facevo altro che sentire frasi del tipo:


“Ti faccio suonare, ma se non viene nessuno non ti pago”


“Scelgo te solo se mi porti gente”


Scommetto che ti sei sentito ripetere anche tu queste parole fino alla nausea, non è così?


Prima ancora che me ne accorgessi mi sono trovato a vagare per locali sempre più scadenti mendicando un compenso che si faceva di volta in volta più povero.


Mi sono guardato intorno e mi sono reso conto che non era quello che avevo sempre sognato.


Svendersi o lottare per quattro soldi con gestori che a fine serata potrebbero non pagarti mi ha buttato in un vortice di ansia, frustrazione e incomprensione.


Era un incubo.


Non riuscivo a chiudere occhio la notte, mi rigiravo nel letto insonne al pensiero di non riuscire più a trovare un locale che mi facesse esibire. Ero letteralmente schiavo di un mondo che non mi apparteneva più.


Avevo percorso la strada del DJ professionista per amore della musica e per la soddisfazione nel vedere le persone ballare e divertirsi per merito mio. Non per farmi sfruttare da persone che non riconoscevano la mia professionalità.


La sensazione di aver sbagliato tutto era sempre presente e mi teneva sveglio la notte.


Ad aggravare la situazione c’è stato anche un netto peggioramento dell’educazione delle persone che vengono nei locali.


Anche i clienti, come i gestori, hanno cominciato a vedere il DJ come un vero e proprio jukebox.


Mi sembra ancora di vederli arrivare con aria arrogante a chiederti:


“Metti questa subito o sennò me ne vado”


oppure, con il telefono in mano che ti chiedevano:


“Posso collegarmi al tuo mixer con il mio cellulare che ho una bella canzone da mettere?” 


(che il 99% delle volte faceva svuotare la pista con tutte le lamentele dei clienti).


Avevamo veramente passato il limite!


Forse tu sei giovane e per te queste richieste sembrano normali, ma ti assicuro che io ho cominciato ad esibirmi in un mondo in cui il mestiere del DJ veniva rispettato.


Oggi il DJ nei locali viene trattato come un vero e proprio jukebox.


Non sapevo dove sbattere la testa e tutta la mia frustrazione cominciava a farsi sentire anche fuori dall’ambito lavorativo. Ero sempre di cattivo umore e anche la mia vita sociale ne ha cominciato a risentire.


Da un lato ero costretto a cercare più date possibili per poter sopravvivere, vista la miseria che mi pagavano, dall’altro anche quando riuscivo a ritagliarmi un momento per le persone a cui tenevo non ero mai del tutto io ed ero sempre con la testa alla precarietà e alla frustrazione che mi dava il mio lavoro.


Mi sono accorto che dovevo fare assolutamente qualcosa quando, pur di farmi “amico” un gestore di un locale sono arrivato a propormi gratis.

 

Avevo davvero toccato il fondo.


Un giorno, che ricordo come fosse oggi, mi sono guardato allo specchio e mi sono visto:

  • DEPRESSO per una situazione lavorativa che non mi dava più stimoli,
  • FRUSTRATO per avere a che fare con individui che non hanno rispetto del tuo lavoro,
  • SENZA PIÙ UNA VITA SOCIALE visto che dovevo investire tutto il mio tempo e le mie ricerche in serate sempre meno redditizie,
  • SENZA PASSIONE per un lavoro che amavo e che avevo sognato di fare fin da piccolo.

Oltre a tutto questo, avevo realizzato che i soldi che prendevo come dj bastavano a malapena per coprire le spese.


Ma un bel giorno ho deciso che non poteva andare avanti così. Se volevo continuare a suonare, qualcosa doveva cambiare.


Mi sono trovato davanti un bivio.

 

Continuare per la mia strada suonando per meno di 50 € a serata (quando andava bene) in locali sempre più scadenti, oppure cercare qualcos’altro. Qualcosa che mi permettesse di tornare ad essere felice ed entusiasta del mio lavoro.


Ormai mi ero rassegnato a lasciare per sempre la vita da DJ. Volevo la sicurezza economica di un lavoro “normale” e non volevo più avere a che fare con persone che mi trattavano sullo stesso livello di una playlist di Spotify.


Pur sentendomi sempre più umiliato, il cambiamento mi spaventava e l’idea di finire relegato in un ufficio mi terrorizzava più di qualsiasi altra cosa.


Stavo cominciando a fare i primi colloqui quando, un giorno, Francesco, mio vecchio amico d’infanzia, mi chiese se avessi potuto suonare al suo matrimonio.


In nome dell’amicizia che ci legava io accettai con il sorriso stampato in faccia, ma dentro di me mi sono sentito morire.


L’idea di mettere la musica ad un matrimonio non mi entusiasmava per nulla. 


Anzi, la vedevo come la sconfitta definitiva.


Nell’ambiente dei Dj professionisti, quelli che suonano ai matrimoni sono visti come gli sfigati del gruppo.


Quel tipo di persone che si erano arrese ed erano finite alla deriva... sull’ultima spiaggia disponibile. 


Tra noi addetti ai lavori era visto come un mestiere noioso fatto da gente noiosa. Una marchetta in sostanza.


Dopo un primo momento di sconforto, mi sono detto che non avevo nulla da perdere e ho deciso di impegnarmi al massimo per rendere la festa di Francesco il più indimenticabile possibile. Del resto era mio amico e ci tenevo a fare bella figura.


Il giorno prima delle nozze ho accompagnato gli sposi per l’ultimo sopralluogo prima del grande giorno.


Arrivati a destinazione mi sono trovato in una elegante villa immersa nel verde con piscina e colonnato. Era una location magnifica.


Molto diversa dalle bettole a cui ormai ero abituato.


Guardandomi intorno ho cominciato a pensare che accompagnare gli sposi non sarebbe stato poi così deprimente... ma nulla avrebbe mai potuto prepararmi a quello che successe il giorno dopo…


Decisi di dividere il mio repertorio in tre parti: una più calma e distesa per favorire l’arrivo degli invitati e accompagnarli all’aperitivo, poi l’entrata trionfale degli sposi con una canzone di forte impatto e infine con qualche canzone ritmata per invogliare la gente a ballare.


Il risultato fu al di sopra di ogni mia più rosea aspettativa.


La festa fu un successo.


Dopo un inizio titubante, amici e parenti si sono tuffati nella pista da ballo trascinando anche i nonni! Ero scioccato dall’entusiasmo che trasmettevano quelle persone. Pian piano mi sono sentito trascinare da quell’entusiasmo e da quel buon umore, cominciavo a divertirmi. Cominciavo a sentirmi come a tredici anni, quando mettevo le canzoni alle feste degli amici.

 

Mi stavo divertendo come un matto. 


Era una sensazione che avevo ormai dimenticato.


Un’altra cosa che mi ha fatto tornare indietro nel tempo è stato il calore che mi hanno dimostrato le persone durante la festa: mi facevano in continuazione i complimenti per la musica, mi portavano da bere e ho avuto l’occasione di scambiare opinioni su artisti musicali con alcuni invitati.


Mi hanno fatto sentire parte della famiglia.


Il giorno delle nozze è successo qualcosa di incredibile che mi ha letteralmente cambiato la vita.


Suonare al matrimonio di Francesco mi ha fatto sentire di nuovo felice di essere un DJ, mi sembrava di essere tornato indietro nel tempo. Con l’esperienza, poi, ho scoperto che le persone invitate ad un matrimonio sono di natura predisposte a divertirsi perché aspettano proprio quel giorno per fare festa e, conoscendosi più o meno tutti, sono meno timidi e si buttano sulla pista da ballo scatenandosi e coinvolgendosi l’un l’altro.


Ho accompagnato e fatto divertire gli invitati nel giorno più bello per una coppia di amici e, per una sera, ho ritrovato il sorriso che avevo durante le feste della scuola e che avevo perso in questi ultimi anni.


Non ringrazierò mai abbastanza Francesco per avermi fatto aprire gli occhi.


Il lavoro del DJ PER MATRIMONI non è affatto un LAVORO NOIOSO eseguito da GENTE NOIOSA, ma invece È PIENO DI SFIDE  e ti permette di LAVORARE sentendosi apprezzato.


Tornato a casa dopo il matrimonio ero stanco come tutte le altre sere, ma diversamente dal solito, sono riuscito a dormire sereno e convinto di aver trovato una nuova strada per la mia vita.


Ho scoperto una nuova fonte di motivazione per portare avanti il mio sogno di diventare un DJ professionista.


Da allora ho cominciato a specializzarmi nel settore del wedding e mosso da  una nuova motivazione, nel 2012 ho deciso di fondare “DJ Per Eventi”.


Era tutto un ambiente nuovo per me che ero abituato a suonare di sera nei locali.


Quando si ha a che fare con clienti esigenti come possono essere dei futuri sposi, bisogna stare attenti a mille particolari che normalmente trascuriamo come il proprio look o i gusti musicali di ogni singolo invitato.


Costruirsi un nome nell’ambiente dei matrimoni è stato ancora più difficile. 


Elaborare un’offerta chiara e completa che lasciasse gli sposi contenti era solo il primo passo, poi dovevo raggiungere i possibili clienti e mostrarmi con un'immagine rispettabile.


Ci sono voluti 5 lunghi anni per specializzarsi e diventare un vero e proprio professionista del Wedding capace di offrire un servizio unico che superasse le alte aspettative degli sposi.


È stato un percorso lungo e difficile perché ho dovuto affrontare sulla mia pelle tutti i possibili imprevisti e tutte le dinamiche di un matrimonio per poterle superare e padroneggiare in ogni situazione.


“Ok Omar, diciamo che può interessarmi...

Ma io non so come si gestisce un matrimonio!”


Non preoccuparti.


Tu non dovrai affrontare alcun imprevisto e, se lo vorrai, in meno di un mese ti trasformerò in un professionista del wedding.


Ti permetterò di guadagnarti da vivere divertendoti e facendo ciò che ami di più.


Ma andiamo con ordine.


Entrando nel settore del WEDDING ho dovuto ricominciare quasi da capo, ricostruire il mio modo di vedere una festa da zero.


Ora però sono passati alcuni anni da quando Francesco si è sposato e posso dire di avere trovato la quadratura del cerchio. Mi sento realizzato e felice quando i “miei” sposi sono entusiasti del mio lavoro e del loro giorno più bello.


Un giorno mi sono trovato a pensare a come sarebbe potuta essere la mia vita se avessi scoperto prima il mondo dei Dj per matrimoni...


Avrei sicuramente risparmiato un’enorme quantità di stress e di tempo.

 

Avrei guadagnato molto di più, divertendomi ed essendo soddisfatto della mia vita e del mio lavoro.


In sostanza avrei potuto:

  • Diventare un DJ professionista fiero del proprio lavoro, senza essere obbligato a pregare in ginocchio i proprietari dei locali,
  • evitare di vagare per tutti i più fatiscenti locali della zona mendicando un compenso da fame.
  • lavorare con gente che riconosce il mio valore professionale.
  • GUADAGNARE MOLTO DI PIÙ.
  • smettere di passare notti insonni a rigirarmi tra le coperte pensando di dover presto abbandonare la mia passione.
  • risparmiare un mucchio di soldi in spostamenti inutili e faticosi alla ricerca di un locale disposto a farmi esibire.

Ho quindi deciso di creare un luogo dove poter aiutare tutti quei Dj che sono ora nella mia stessa situazione di qualche anno fa, che vagano di locale in locale per vedere messa in discussione la loro professionalità ogni sera.


DJ Per eventi – Exclusive Wedding ACADEMY è il mio personale regalo per i DJ come te che vogliono diventare dei professionisti del wedding e guadagnarsi da vivere divertendosi e coltivando la propria passione.


Entrando nella ACADEMY tu non dovrai preoccuparti di nulla, dovrai solo essere motivato a dare una svolta alla tua vita e fare quello che sai fare meglio. Essere un Dj.


Ora hai davanti a te 2 scelte:

  1. Puoi non fare nulla e continuare con la tua solita vita, sapendo dentro di te che prima o poi dovrai “appendere i dischi al chiodo”...
  2. Oppure puoi darti una possibilità di rinnovarti come dj e tornare ad essere il professionista apprezzato che eri fino a qualche tempo fa.


Compila il questionario e decidi di passare una serata informale e diversa dal solito, in mezzo ad altri Dj che condividono la tua stessa passione, ma che... VOGLIONO DI PIÙ.


Ti aspetto alla serata live, così potremo stringerci la mano e confrontarci su questo meraviglioso mondo.


Ciao da Omar!


P.S. Se ti stai chiedendo come mai stiamo cercando dei dj per il nostro staff, è presto detto. I matrimoni in calendario sono sempre di più e succede che dobbiamo rifiutarne molti perché non abbiamo abbastanza dj. Accetta la sfida e dimostrami che sei la persona che sto cercando...

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